Secondo un’analisi condotta dall’azienda di ricerche di mercato Ipsos per il Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, che si terrà a Milano il 2 e 3 ottobre 2018, anche in Italia si esige una maggiore attenzione delle aziende verso i propri impatti ambientali, al benessere dei dipendenti e ai legami con il territorio.
Dal 2014 sono aumentati del 65% gli italiani che conoscono il significato del termine sostenibilità. I maggiori sostenitori, coloro che credono attivamente nei valori della sostenibilità, ricoprono il 10-15% del campione, che si sommano a un altro 50% di persone mediamente informate e predisposte ad attivare comportamenti sostenibili, per circa il 65% del campione interessato e attento all’impegno delle imprese. Il 16-20% degli italiani si dichiarano scettici, per il timore che i riflettori puntati su questi temi abbiano unicamente scopi commerciali, mentre persiste un 15-18% di persone poco interessate all’argomento.
La difficoltà di veicolare l’impegno verso i temi della sostenibilità penalizza aziende che potrebbero trarre maggior vantaggio dalla loro condotta. Dalla ricerca emerge infatti che i cittadini sono sempre più attenti a scegliere prodotti che rispettino l’ambiente. Il 53% della popolazione riscontra negli ultimi tre anni un aumento dell’attenzione delle imprese verso i temi della sostenibilità ambientale e sociale, ma il 76% del campione fatica a capire quali imprese siano veramente sostenibili. La comunicazione è infatti fondamentale per diffondere una cultura della sostenibilità e differenziarsi dalla concorrenza. Gli strumenti più efficaci per comunicare il proprio impegno risultano essere le certificazioni rilasciate da enti terzi, ritenute significative dal 42% del campione, e l’appartenenza ad associazioni ambientaliste o umanitarie, per il 35%. Il 50% delle aziende sfrutta il proprio sito internet e il 35% redige un bilancio sociale, documento che testimonia l’impegno dell’organizzazione su questo fronte.
Assiteca è stato il primo broker assicurativo in Italia ad aver compreso l’importanza di un modus operandi sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. L’etica dell’azienda è testimoniata dal Bilancio Sociale che dall’edizione 2002/2003 racconta la realtà di Assiteca, la qualità del servizio, i risultati raggiunti e i valori fondanti alla base dell’attività.
Stando all’indagine 2018 dell'Osservatorio permanente su sostenibilità e comunicazione, realizzato dal neoconsorzio Sic, Società Italiana Comunicazione, ad oggi, su 684 imprese, il 78,7% si definisce "sostenibile", con il rimanente 21,3% che vuole lo diventare in futuro. La consapevolezza del valore per la società e l’impresa stessa della sostenibilità è maggiormente diffusa tra le aziende dai 250 dipendenti in su.
L’impegno mirato alla sostenibilità e ad una sua efficace comunicazione agli stakeholder porta più vantaggi che costi alle imprese e molti se ne stanno ormai accorgendo. Per più di un’organizzazione su due, il 55,6% del campione, in crescita dal 54,3% del 2017, è un’occasione per ottimizzare i processi produttivi: solo il 6,1% delle aziende lo considera un mero costo.
Le politiche volte alla sostenibilità aziendale coinvolgono la maggior parte o la totalità dei comparti nel 76,4% delle imprese che si ritengono “molto” o “abbastanza” sostenibili. Il 41,5% del campione è consapevole che per definirsi “sostenibile” deve osservare requisiti ambientali, sociali ed economici.
Viene in genere data priorità ai progetti per ridurre l’impatto ambientale: nel 36,7% dei casi si ritiene importante la possibilità di riciclo e riuso dei componenti alla fine della vita del prodotto, il 34,5% delle aziende ricorre a materie prime riciclate, il 32,8% è attenta al riciclo e il 20,6% a limitare le materie prime non rinnovabili.
La responsabilità ambientale è in effetti uno dei temi a cui i cittadini prestano più attenzione quando si rivolgono ad un’organizzazione per prodotti o servizi di ogni genere.
I vantaggi di un’attenta politica di responsabilità sociale sono chiari a sei aziende su dieci: per il 58,3% degli intervistati migliora la reputazione del brand, per il 57,3% rende più efficienti i processi interni, per il 49,3% riduce i costi e per il 39,2% aiuta ad aumentare le vendite. La sostenibilità è in generale utile a livello commerciale, secondo l’81,7% del campione, è un vantaggio competitivo per il 76,7%, e migliora la reputazione aziendale per l’87,2%.
Non solo: secondo un'indagine sugli investitori retail italiani condotta da Doxa per il Forum della Finanza Sostenibile, più del 60% degli investitori italiani è ben disposto a investire in prodotti sostenibili e il 38% investe in strategie Esg (environmental, social, governance)su consiglio del proprio consulente finanziario.
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